– Profet

(inedito)

“PROFET”. ELIA TRAMAGLINO DEI FLORIS E BARBARA COLOMBELLI, ALLA CORTE DI BERLUSCAIRO

Sinossi

La “profezia autoavverantesi” è un’affermazione convinta o una dichiarazione, apparentemente d’intenti di cui gli eventi conseguenti si appalesano nella realtà , quella degli umani normali . “Si chiama “self fulfilling prophecy”, meglio nota come profezia che si auto-avvera, o che si auto-adempie. Insomma, è una sorta di magia fattibile da tutti e attuabile, con una serie azioni che portano inevitabilmente a farla avverare.” In realtà il profeta nella tradizione fideistica è colui che viene designato da Dio per preconizzare avvenimenti quasi esiziali per il genere umano.

Elia , il profeta per eccellenza della Bibbia, con alcune delle sue doti di preveggenza , è il personaggio chiave del nuovo romanzo di Rino Fruttini. Ma non l’Elia della Bibbia, sebbene un Elia moderno che sa portare all’opinione pubblica, secondo mezzi di comunicazione all’avanguardia,  profezie che , svincolate da suggestioni fideistiche, divengono “autoavverantesi” in funzione della capacità di influire sui comportamenti delle genti. A volte questo fenomeno massmediatico si chiama “manipolazione” o “disinformazione”. Cosicché l’Elia moderno non può che essere un giornalista; un giovane giornalista appena diplomatosi tale nella Scuola di Giornalismo Televisivo di Palazzo Bonucci a Ponte Felcino, una frazione tiberina nei pressi di Perugia. Costui fa di cognome Tramaglino, in quanto proviene da Lecco, la patria dei Promessi Sposi, e “Dei Floris” : si identifica nella realtà didattica e professionale del famoso giornalista Giovanni Floris; non a caso anche lui formatosi da giovanetto alla suddetta scuola di giornalismo. Il destino vuole che brillante insegnante di questa scuola sia una giovane e avvenente fanciulla di nome Barbara Colombelli. E’ facile rinvenirne l’identità, nella vulgata massmediatica giornaliera: alias Barbara Palombelli .

I due, oltre ad essere abili ed abilitati nella tecnica delle “profezie autoavverantesi”, fraternizzano ben presto, fino a divenire marito e moglie. Una coppia così bene assortita in amorose affinità elettive e soprattutto in professionalità e sensibilità mass mediatica, non poteva sfuggire al moloch  delle TV e del loro potenziale di advertising, il patron Berluscairo, che sarà il  titolare  del gigante delle emittenti europee MEDIALA7 . Certamente l’attento lettore si avvede della sintesi genetica, prima ancora che esempio di sinergia imprenditoriale di due giganti  del mondo televisivo : Silvio Berlusconi e Urbano Cairo.

La storia tuttavia si svolge non nel periodo della grandeur massmediatica del patron, ma nella fase della sua vita imprenditoriale in cui si svolgono eventi di eccezionale importanza per gli effetti della comunicazione su avvenimenti di cronaca della nostra storia, come il Caso Montesi, e poi il caso Meredith   Kercher e molti altri .

Insomma, nel romanzo le scansioni normali della storia e cronaca nazionale non tengono conto dei tempi reali nel loro manifestarsi, ma delle esigenze della trama, tutta volta a dimostrare come la tecnica giornalistica delle “profezie autoavverantesi” possa influire sulla conoscenza e consapevolezza dell’opinione pubblica  della realtà fattuale. A maggior ragione nel momento in cui le profezie autoavverantesi, non sono solo strumento di audience mass mediatica, ma di acquisizione del consenso nella politica “tout court “, con l’ascesa ai vertici del potere di Berluscairo.

Perugia, 14 Giugno 2022

Rino Fruttini