Chi sono

rino

Rino Fruttini vive a Perugia  con la sua  famiglia. Da alcuni anni  si occupa di saggistica, soprattutto storia locale (umbroperugina), e oltre. All’inizio dell’estate si avvia al suo buen retiro di campagna. L’attività orticola, con i suoi impegni agricoli ed i risultati di “autoconsumo” dei suoi frutti a “Km zero”, si articola con quella di scrittore, oltre a sporadiche consulenze di marketing alle piccole e medie imprese. Progettare imprese, gestirne lo start up, e “posizionarne” prodotti e/o servizi nei rispettivi mercati di riferimento, infatti, negli ultimi quindici anni, è stata la sua professione a tempo pieno¹. Alcune decine sono le imprese realizzate nel Mezzogiorno da sue idee progetto e conseguente piano esecutivo . Appena laureato, ben sei imprese private (Rank Xerox, Calzaturificio Perusia, Bertolli, De Rica, Perugina-Buitoni, Fime Trading), oltre ad avere svolto a Roma nella Segreteria Generale del Ministero del Bilancio per quattordici anni le funzioni di “esperto di economia e finanza”, sono state sue datrici di lavoro, nelle funzioni e responsabilità del marketing.

Talentuose velleità di scrittore, fin dal liceo, lo hanno spronato a scrivere articoli; prima sul giornale di istituto (l’anno della sua direzione fu portato dalla veste ciclostilata alla veste tipografica) poi per molti anni sulle pagine locali de “La Nazione” e de “Il Messaggero” e “La Voce”. Dal 1998 al 2003 ha scritto articoli di economia su “La Discussione”. Il costante impegno in politica, dai lontani anni Sessanta, come militante, prima nel PLI, poi nella DC e suoi epigoni partitici, in dibattiti, discussioni, polemiche, convegni, fin quasi ai giorni nostri, gli ha consentito di maturare una sensibilità particolare verso gli accadimenti di cronaca politica e di costume del Novecento e la lettura della loro storia, con una lente di ingrandimento, critica e smaliziata. La sua tesi di Storia Economica del 1966, imperniata su ricerche di archivio della Perugia medievale, venne pubblicata dalla Deputazione di Storia Patria dell’Umbria, laureandosi così in Economia e Commercio all’Università di Perugia.

La Saga del “Burchia” è la sua opera prima, poi seguita nel 2017 da Quasi come Forrest Gump, un titolo paradossale ad introdurre la sua autobiografia. Lamberto, ragazzo perugino  del ’99… e con Gabriele D’Annunzio a Fiume nel ’19 e Caro Vittorio, ti scrivo dove Vittorio sta per Vitttorio Feltri, sono altre due sue recenti pubblicazioni. In cantiere c’è qualche altro libro di storia e/o di marketing, da alternare all’impegno orticolo- floreale , pronto per la revisione letteraria. Il tutto si esprime in una originale e impegnativa filiera “colturale” , un mix di ricerca della “sapienza formale”, fra il contadino e l’uomo di lettere.

L’ultima sua fatica è dedicata ad Augusto Lemmi, un artigiano della moda.

¹Vedi alla voce Case history alcuni progetti di smart city incentrati su Perugia