NE’ IO SON PER ANCHE UN MANZONIANO…

La sinossi di questo libro è un po’ paradossale. Come se in un romanzo giallo il nome dell’assassino fosse dichiarato nell’introduzione. Ma corro il rischio come segue:

Conclusioni con i lettori

E’ questo un libro privo di una trama organica, ma frutto di tre elementi convergenti e fra loro forieri di stimoli, alla ricerca ed alla completezza di ragionamenti, in cui la storia e le sue verità è il dominus del racconto. Dunque, il primo elemento, quasi un fattore di successo, direbbe un esperto di marketing, come in fondo è stato l’autore, me medesimo, è lo scoprire ancora una volta la grandezza del Manzoni , con le sue verità, paradossi, analogie, metafore e descrizioni di campagne,città e la sua grande efficacia  nell’introspezione psicologica dei suoi personaggi. Il secondo elemento, seppure parziale e non sempre essenziale:  la storia di Perugia di Luigi Bonazzi , da confrontare , per periodi e personaggi con quella del romanzo manzoniano “I promessi sposi”. Il terzo elemento, che definisco della  logistica, si evidenzia con la navigazione “alla burchia” o, per parafrasare il romanzo della Susanna Tamaro: “Va dove ti porta il cuore”, nell’alveo del web complesso e frastagliato di  “facebook”. Durante questo iter, con una trama “in progress”, molto dinamica ed eterogenea  sono emersi molti spunti di idee che ho recepito e messo a frutto, nell’alchimia dei tre elementi. Ne è sortito il libro che avete appena letto. E spero che sia stato di vostro gradimento.