INVIATO CITTADINO Monella attacca il piano mobilità di Perugia: “Serve una qualità di vita accettabile”“
Caro Architetto Monella, l’altro giorno sono andato per una pratica all’ufficio Igiene e sanità Pubblica della USL Umbria 1. Si trova in una delle numerose palazzine dell’ex Ospedale Psichiatrico, che seguono, in una teoria edilizia legata al verde circostante, dall’ingresso vicino al dispensario di Via XIV Settembre, appena fuori dalla Galleria Kennedy, ed arrivano , percorrendo una lunga strada ombreggiata di lecci, pini cipressi e quant’altro di flora, fin quasi al Complesso Templare di San Bevignate. E nella parte finale, dov’era il Policlinico, dette palazzine sono dominate dal complesso residenziale della Nuova Monteluce, ancora in start up. Si tratta di una grande area, confinante a sud est con il Parco Margherita, caratterizzata da insediamenti ormai consolidati fin dal primo decennio del 1800, a finire nel 1911, previsti per una residenza amena e salubre per i malati di mente. Anche la mia è stata un’ amena e salubre passeggiata, andata e ritorno dal centro di Perugia fin quasi a Villa Massari, all’interno dell’area in questione, fuori dal traffico cittadino. E osservando un’ eterogenea se non paradossale destinazione d’uso dei vari edifici, mi sono detto quanto siamo mal governati, ormai da almeno venti anni, da gente senza alcuna visione dello sviluppo antropico e strutturale della città, priva di competenze e capacità in materia di architettura e marketing urbano. Basti elencare le tipologie di insediamenti che sono stati realizzati: Aule e mensa dell’Università per Stranieri, Scuola materna, Liceo Scientifico Galilei, Vari uffici delle USL, Case Famiglia, Orti per anziani, e frorse qualche altra destinazione …..Un pot -pourri di target di fruitori , tutti diversi e fra loro in contraddizione per orari, mission, esigenze di logistica: un’entropia di insediamenti in contrasto con l’ambiente, confusa e controproducente per uno stile di vita che è in netta contraddizione con l’ambiente. Se consideriamo la grande area del Parco Santa Margherita (che sembra destinato al moto cross, almeno da quello che si legge su Fb) contigua a quella dell’ex manicomio, sopra descritta ed a quella della residenza Nuova Monteluce, ancora in fase di partenza, mi chiedo se non valeva la pena elaborare un unico progetto di cittadella, collegabile anche con il minimetrò all’acropoli, e darle una visione di qualità della vita per alcune migliaia di insediamenti di famiglie e loro servizi ben diversa da quella che da alcuni lustri sopportano i soggetti sopra descritti. E non si dica che manchino l risorse. Per le buone idee, le risorse non mancano mai. E’ che per trovare le buone idee non vale neppure la lanterna di Diogene in questo contesto di “governance”.
Riporto due foto: la prima panoramica della zona; la seconda una foto d’epoca di uno dei giardini dell’ex ospedale psichiatrico