ANCHE QUEST’ANNO “PERUGIA IS OPEN” IRROMPERE A TUTTI DECIBEL NELLE CASE DEI PERUGINI RESIDENTI NELL’ACROPOLI
Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: venerdì 29 giugno 2018 21:19
A:Romizi.sindaco@comune.perugia.it; e altri
Oggetto: Ma perché si danno autorizzazioni in deroga, e tuttavia con vincoli da rispettare in materia di inquinamento acustico e poi non si è in grado di farli rispettare ?
Caro Sindaco,
finalmente anche quest’anno è tornata “Perugia is open” ad allietare le serate dei perugini indigeni , più o meno autoctoni e dei “passeggiéri” incauti dell’Acropoli. Poverini, non sanno che sollazzo di decibel li attende per le loro orecchie. Ecco il focus di tutta la questione, che pongo in modo pirandelliano nell’oggetto della presente e-mail. Già la scorsa stagione Ti feci presente come questo “ambaradan” di simil sagra paesana non fosse ben governato, nel rispetto dei diritti dei cittadini residenti (io ho le finestre prospicienti Piazza Matteotti) secondo l’art 659 del CP (quiete e riposo delle persone). La lettura della mia del 22 giugno dello scorso anno già ti aveva edotto di questa perla di cultura musicale, organizzata dai commercianti del centro e da te sponsorizzata. Quest’anno il grande evento ritorna con il giovedì del 21 giugno della settimana scorsa (un disastro: chiamati il pronto intervento del VV.UU. e poi anche la fedele arma dei Carabinieri. Ma nessuno può nulla fare: manca il fonometro per misurare i decibel in eccesso . E questo strumento, per misurare i decibel che vanno oltre l’autorizzazione da te graziosamente concessa a questi pargoli delle notte brave perugine, può essere usato in esclusiva dall’ARPA, un ente come si dice, “ strumentale” ( fa molto cult con la materia di cui trattasi) anche della tua giurisdizione municipale. Onde la conclusione. Nella Tua autorizzazione, firmata su Tua graziosa delega, dal Dr. Piro, competente in ruolo e conoscenza e scienza di fenomeni in materia di inquinamento , si fa presente quanto segue (come già un anno fai rilevai) nell’estratto dell’autorizzazione che riporto di seguito. :
“Tale manifestazione dovrà svolgersi nel rispetto delle seguenti condizioni:
• gli impianti rumorosi potranno essere utilizzati all’esterno della fascia oraria autorizzata solo nel rispetto dei limiti di cui al D.P.C.M. 14.11.97;
• il livello di rumore ambientale (inteso come livello di emissione dell’attività nel suo complesso, attività quindi considerata come unica sorgente) da rispettare in facciata di edifici in corrispondenza dei recettori più disturbati o più vicini all’area in cui si svolge la manifestazione non dovrà superare i 70 dB(A) LAeq;
• i macchinari e gli impianti non utilizzati dovranno essere spenti;
• dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il disagio degli abitanti delle abitazioni prossime alla manifestazione”.
Ebbene caro Sindaco, la vuoi sapere la novità? Il responsabile del gruppo musicale , con i suoi ammennicoli di casse di amplificazione e sintetizzatori vari, da me interpellato non era per nulla al corrente di tale autorizzazione e dei suoi vincoli tecnici molto precisi. Di tutto ciò ne avevo già parlato e scritto a Te, al dr. Piro ed ai suoi collaboratori d’ufficio. Nessuno si è fatto carico di verificare se codesti cultori della musica “hard rock “avesse contezza dei termini e limiti dell’autorizzazione in questione.
Ed allora, ora in tutto ciò trovo la conferma di ESSERE STATO PRESO PER IL CULO DA CODESTA ONOREVOLE COLLEGIATA DI CHIERICI LAICI DELLA MUNICIPALITA’PERUGINA CHE A TE FA CAPO.
Devi sapere, carissimo Sindaco che la notte di giovedì 21 giugno u.s. l’ho passata in bianco, con mia moglie che, stante il suo stato di salute cagionevole, si è sentita male. La telefonata ai carabinieri è servita anche a rilevare tale fatto. E giovedì 28 giugno siamo stati costretti a passare la notte fuori casa, ospiti di amici in campagna. Se mi ospiti , il prossimo giovedì chiederei, io e mia moglie, a Te asilo. Ma forse sarebbe meglio che tu venissi a monitorare di persona lo stato dell’arte musicale che pervade a furor di casse di amplificatori e sintetizzatori strumentali , l’aére notturno perugino. Alcune settimane fa ho visto una Tua foto immortalarti mentre facevi pulizia ,insieme a giovani volontari dei bois scouts ,di cartacce e quant’altro per le vie periferiche perugine. Ebbene fai altrettanto per constatare con il carattere della tradizione romana lex del “buon padre di famiglia” a quale livello sia giunto l’inquinamento acustico notturno, grazie anche alle perfomances di “Perugia is open”.
Con osservanza
Dr. Rino Fruttini
P.S. Fa seguito , come già detto la mia e mail dell’anno scorso, sempre su tale questione
