Il confronto fasullo sul voto/non voto Feltri/Zulin di Libero.

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: sabato 30 dicembre 2017 14:16
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: Il confronto fasullo sul voto/non voto Feltri/Zulin di Libero.

Caro Vittorio,
già da tempo volevo scriverti a proposito di Europa (EU/€ ) da abbandonare (leggi: Italexit) e di riforma italiana della fiscalità, da proporre secondo “il nuovo piano Marshall” (Leggi: flat tax alla Trump). Ma poi mi sono detto: lasciamolo alle sue melanconie natalizie, il povero Vittorio che, fra generi, nuore e nepoti ne avrà ben donde ! Ma oggi, cosa mi leggo su Libero. Il Tuo confronto, “votare o astenersi dal voto”, con il caro Giuliano Zulin, veneto di nascita, come di origini, giovane promettente tuo vice di Libero. E vengo al punto.

Fino a qualche decennio fa chi non votava aveva una segnalazione sulla propria fedina penale. Non che ciò togliesse diritti civili e/o politici. Ma era pur sempre un’ etichetta di biasimo. Poi venne la legge sul divorzio, poi quella sull’aborto, ed infine quella sull’eutanasia. E non è che la società italiana ne abbia avuto grandi benefici.

Ora verrà anche quella del legittimare un potere in grado di governare anche con la minoranza di un golpe bianco, come sarà quello di Grillo con la partecipazione fasulla e minoritaria nel consenso via “face book”. Infatti, visto che la maggioranza degli italiani se ne fregano, come tu dici, di assumersi le proprie responsabilità e , quelli che se lo possono permettere, come il tuo amico Zulin , se ne vanno alle Maldive, gli altri, la maggioranza degli italiani, ignoranti, influenzati da mass media e raccomandazioni qualunquiste come le vostre, saranno costretti a subire le prepotenze di una nuova dittatura: quella oligarchica della piattaforma software denominata Rousseau della ditta Casaleggio/Grillo.

Vedi, caro Vittorio, se anche tu, dichiari di “Turarti il naso” ma di votare comunque (almeno Indro Montanelli votava DC, per un partito democratico, interclassista) senza dare un indirizzo di voto è come se invitassi gli italiani di andare alle urne, ma di votare scheda bianca. Il che equivale ad astenersi.

Ebbene, che diamine ! Fai venire un po’ di coraggio, a te ad al tuo amico veneto. Tirate fuori la testa da sotto la sabbia. Non fate come gli struzzi e prendete virilmente una posizione. Ricordo che il tuo collega Paolo Mieli in una elezione di qualche anno fa dichiarò di votare contro Berlusconi. Dimmi allora per chi vuoi votare: per Salvini, per Berlusconi, per Renzi,per la Meloni, per la Boldrini …o per chi altro. Diccelo, per cortesia anche a costo di sollevare obiezioni e polemiche. Non fare come la maggior parte dei sapientoni dei tuoi colleghi giornalisti che per garantirsi un po’ di audience fanno i panciafichisti del nuovo millennio.
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RINO FRUTTINI

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