Solo da un risultato favorevole ai berlusconiani ed ai renziani si potrà giungere a tale congiunzione astrale favorevole.

 

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: giovedì 30 novembre 2017 19:21
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: Solo da un risultato favorevole ai berlusconiani ed ai renziani si potrà giungere a tale congiunzione astrale favorevole.

 

Caro  Vittorio,

apprezzo molto, nel metodo,  il confronto di due articoli monotematici fra due tesi contrapposte. E dunque , sulla proposta di Berlusconi dell’altra sera da Fabio Fazio di portare le pensioni minime a €.1000 nette al mese tu, Vittorio,  la vedi in modo opposto alla tua free lance Paola Tommasi. Lei, allineata al trumpismo d’oltre oceano  ed al berlusconismo di casa nostra si è già fatta tutti i calcoli sia sui costi dell’intervento (4 miliardi,secondo  Renato Brunetta)  sia sul target della sua efficacia (842.551 pensionati beneficiati  e relativi soggetti familiari  indotti , per non meno di 2,5 milioni di elettori potenziali) . Tuttavia non ci spiega a quali risorse aggiuntive,  di un bilancio dello Stato costantemente in deficit, si possa attingere. Semmai la tesi è quella di un’opzione fra vecchi e giovani , considerando che questi ultimi “faticano a trovare un lavoro che li soddisfi”. E’ sottintesa la critica della Tommasi ai giovani “bamboccioni”. Ma in tal caso per loro  la coperta sarebbe troppo corta.  Ella  comunque sostiene che non è buona politica continuare a dare ai giovani €. 80 mensili , visti i risultati finora raggiunti. Ora mi pare una grave lacuna , della seppur brava Tommasi , confondere l’incremento di €. 80 mensili in busta paga ai lavoratoti dipendenti  (vedi tabella che segue), con il Bonus cultura da €. 500 per beni e servizi erogato ai giovani di età superiore ai 18 anni.

Tu, invece, caro Vittorio, fai una questione di competenze funzionali- istituzionali . Affermi che l’INPS dovrebbe essere solo un fondo pensione degli italiani, e come tale non essere compromesso nella sua entità e naturale destinazione, in spese di assistenza verso soggetti  che non abbiano  versato quei contributi necessari a farli maturare, secondo un semplice algoritmo di calcolo finanziario-attuariale ,in rendita vitalizia. Infatti la “spesa assistenziale reale” (non legata a contributi individuali) costituisce impropriamente almeno il 19,18% della spesa totale INPS.

Tuttavia qui siamo di fronte ad una disquisizione che in primo luogo è estemporanea, quasi un ‘ipotesi del terzo tipo ! Non penso che qualsiasi governo della repubblica, presente o futuro, e da qualsiasi parte tragga origine possa riformare l’INPS. Inoltre la composizione welfare  delle erogazioni INPS  ed il suo livello di indebitamento è tale che il ragionamento di imputazione di prelievi dalle sue casse per nuove pensioni minime  o incrementi di quelle già stanziate non possa che tracciarsi in  incremento di prelievo fiscale tout court , secondo lo schema di opzioni alternative : locale/nazionale ; imposte/tasse/tariffe; oppure di un incremento della spending review.

Ma vengo alla conclusione. Qualsiasi spesa debba sostenere lo Stato, nel rispetto dei vincoli del fiscal compact non può prescindere che da un atto di fede che il Governo fa nei confronti dell’equilibrio del rapporto debito/pil. Se l’economia reale “tira”, ovvero il pil anno su anno si incrementa, anche a vantaggio del gettito tributario , ed il debito rimane costante si realizza l’ipotesi più favorevole di capienza per la copertura, e, nel caso specifico, delle pensioni minime. Il Governo che verrà, ad esempio, potrebbe fare una scommessa in tal senso e se la vincesse , avendo già mantenuto  la promessa elettorale con l’aumento delle pensioni , non avrebbe bisogno di ricorrere alla clausola di salvaguardia, ovvero, aumentare le imposte , nei vincoli del  fiscal compact.

Questo meccanismo, di fare programmi e promesse elettorali anche gli improvvidi grillini di 5 Stelle lo hanno capito, come ha dimostrato il  “cittadino” (o onorevole) Roberto Fico. Ma solo il politico che ha più naso e immaginifica “palla di vetro” lo può intuire secondo l’algoritmo psicologico-matematico: congiuntura economica favorevole/ pace sociale/ottimizzazione del gettito fiscale / Pil in incremento/ indebitamento fermo o in incremento inferiore al PIL.

Solo da un risultato favorevole ai berlusconiani ed ai renziani si potrà giungere a tale congiunzione astrale favorevole.

In conclusione, caro Vittorio, devo sottolineare con un segno blu i due vostri articoli odierni (30/11/’17) poiché dovevate giungere alle mie stesse conclusioni. Spero nella prossima volta.

Un caro saluto

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RINO FRUTTINI