Ed allora che vale continuare a sparare sulla “Croce Rossa” ?

 

De: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Enviada em: venerdì 6 ottobre 2017 14:19
Para: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Assunto: Ed allora che vale continuare a sparare sulla “Croce Rossa” ?

Caro Vittorio,

la prima impressione dalla lettura di Libero di ieri (cinque ottobre) dell’articolo del giovane  Gianluca Veneziani : “ Delrio in sciopero della fame.…” è l’aver collocato nella macro  categoria del “Magna Magna”  la classe politica , nella sua interezza,  avendone focalizzato il “locus di affabulazione ludico-enogastronomica ” nella sede  Parlamento della Nazione, in Piazza Montecitorio. Ora, a me sembra che il giovane articolista dovrebbe fare un po’ di attenzione al rischio di incorrere nel reato di “   Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate” (1). Il generalizzare sulla natura di certi fenomeni di  malversazioni  per poi  imputarli ad una sola delle  classi del Potere , ovvero quella della Politica, avendo prescisso  dalle altre categorie di Potere che contano nella Nazione, ovvero la Magistratura , le Forze Armate , i MassMedia, il Clero non va sicuramente a vantaggio di un corretto rapporto fra stampa e opinione pubblica. Ed allora ci si lamenta del fenomeno della disaffezione dei cittadini  verso la Politica con il suo eclatante 40% di non  votanti e/o  astensionisti del corpo elettorale. La disaffezione e lo scetticismo sono figli non solo dell’incapacità dello Stato a dare risposte certe e puntuali alle domande dei cittadini  ma anche della vulgata  mass mediatica che fa d’ogni erba un fascio nel dileggiare  con satire e allocuzioni  parodistiche  i politici che più si prestano , per mera ambizione di facciata, alle “berlinate” (nel senso di “mettere alla berlina”) dei vari Crozza, Gene Gnocchi, Zoro alias Daniele Bianchi, e via via dei  vari comici alla ricerca di personaggi  a satira “facilitata” . Orami è diventato uno sport nazionale : LA7 ci ha costruito il suo palinsesto e la sua “audience”. Oserei dire che tanto maggiore è od è stata l’audience   dei vari programmi di “berlinate” alla Politica , e tanto più rilevante, in chiave di numeri della statistica, è o è stato quello della disaffezione e dell’astensione elettorale. Per cui tali manifestazioni di libertà d’ espressione si rivelano un pericoloso boomerang verso la democrazia stessa. Se è vero infatti che il “quarto potere” degli strumenti massmediatici deve svolgere il suo ruolo di denuncia  è pur vero che l’algoritmo della correlazione  delle “berlinate”  all’astensione elettorale,  provoca una pericolosa caduta della rappresentatività della volontà del Popolo nel Parlamento e nelle istituzioni della Repubblica. Infatti più è bassa l’affluenza alle urna del corpo elettorale  e tanto maggiore è la caduta di democraticità e rappresentatività delle sue istanze.

Eclatante è quanto ho avuto modo di evidenziare  nel mio articolo   del primo ottobre su quel “purtroppo “ “di troppo” del  quale  polemicamente il Governatore della Campania De Luca aveva voluto  corredare la sua affermazione: “Ci sono centinaia di extracomunitari, sul lungomare di Salerno, di sera o nel week end. E’ un caso unico in Italia – dice – Questa situazione è intollerabile. Purtroppo a Salerno non essendoci una camorra che governa il territorio, vi sono centinaia di extracomunitari che pensano di occupare militarmente il territorio e di fare quello che vogliono”.

E’ chiaro che tutti coloro che hanno seguito Crozza in quel venerdì di Canale 9 si saranno convinti che De Luca sia un camorrista. Aspettiamo qualche dichiarazione del solito Saviano, al riguardo.

La morale del mio dire, caro Vittorio, è che ormai il “montante” del populismo , inteso come fomento del qualunquismo che promana dal “popolaccio infame” del quale entrambi siamo monadi consapevoli,  lievitato  nella “crescia” del malaffare dilagante in egual misura e in modo trasversale per tutti i Poteri della Nazione intera è giunto al suo acme. Ed allora che vale continuare a sparare sulla “Croce Rossa” ormai un ombrello nel quale tutti dobbiamo ripararci,  in una strategia di sopravvivenza dalla globalizzazione  cosmica che siamo costretti a subire dai  telegiornali quotidiani ?

Tuo aff.mo

 

Rino Fruttini

P.S. Le mie e mail d’ora in avanti le puoi trovare anche nel mio blog: www.rinofruttini.it

 (1) Chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l’ordine giudiziario, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

  • La stessa pena si applica a chi pubblicamente vilipende le Forze Armate dello Stato o quelle della liberazione.