Islamimismo e jihadismo.

 

De: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Enviada em: giovedì 5 ottobre 2017 14:51
Para: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Assunto: Islamimismo e jihadismo.

Caro Vittorio,

hai perfettamente ragione nel tuo “fondo” di ieri 4 ottobre (La fabbrica degli assassini)   su islamici e terroristi . Dei quali, i primi   “ Si comportano da padroni e noi abbozziamo. Se ne infischiano delle leggi democratiche e obbediscono a quelle coraniche” ed i secondi , invasati dalle leggi coraniche , “Aspettando la vita eterna stroncano quella terrena di coloro che la pensano diversamente” . Tuttavia non vedo il  rapporto, nella “causa/effetto” della   “scomparsa delle ideologie politiche” con il  fanatismo e terrorismo esteso comunque alla fede di qualsiasi religione essa sia.   Il Cristianesimo, unica religione  monoteista affermatasi nel mondo, dopo l’ebraismo , in ordine di tempo , prima che assurgesse  alla filosofia della “misericordia” e al comportamento  della tolleranza, con una  interpretazione aggiornata alla  revisione moderna delle norme bibliche, ci sono voluti secoli e ben due scismi. L’ebraismo ha mantenuto i suoi schemi di morale carismatica,  perentoria e assolutista  solo in alcuni enclavi  ben circoscritti . La religione musulmana è nata oltre cinque secoli dopo quella cristiana, ed ha ancora oggi mantenuto forme, indirizzi e prescrizioni di rilevante fanatismo per chi ne interpreta alla lettera i dogmi. Inoltre è  legge, detta appunto “coranica” che si sovrappone a quella laica degli stati  antidemocratici, a maggioranza musulmana, in grande arretratezza civile.

In Italia   secondo  l’Istat gli stranieri   residenti sono 4 milioni e 900mila, cioè il 7,7% della popolazione totale. Quanto all’appartenenza religiosa, la maggior parte degli immigrati è cristiana (55,49%), solo un terzo (33,88%) musulmana. Tuttavia il fenomeno del fanatismo religioso ed i suoi epigoni terroristi  viene  pericolosamente largamente assimilato ,come  tu ci racconti nei tuoi articoli, caro Vittorio,  secondo la tua razionale e intuitiva  capacità a  fagocitare i fenomeni della nostra società.

Dal mio punto di osservazione , mi domando: sarà poi tanto impellente costruire moschee (qui da noi, ad Umbertide , vicino a Perugia, ne sta per sorgere una di notevoli dimensioni) per un popolo di islamici  che in tutta Italia è di appena un milione e mezzo di persone, dei quali, presumo  non più del 50%  musulmani osservanti  e non per questo islamisti e potenziali terroristi.  E, per lo stesso motivo, considerato da un’altra prospettiva,  tale  dato demografico, mi domando  se  ci si debba tanto angustiare per un fenomeno circoscrivibile a tale limitato contesto di potenziale degenerazione jihadista . Ed infine, tutti gli attentati ed i delitti che Libero riporta nella tabella di pag. 5  (ben 54 attacchi islamici dal 2014)  (vedi tabella che sedue), in che misura sono riconducibili ad una “genetica” responsabilità islamica (intesa, come “ trasmissione dei caratteri ereditari degli esseri viventi”) , mentre invece occorre risalire allo Jihadismo , per combattere la sua penetrazione dottrinaria e  sgominare la sua capillare e selettiva  diffusione, grazie ai moderni strumenti di comunicazione, diffusione e percezione delle idee?.

Ti pongo la domanda e attendo una risposta, avendo prima precisato che sparare con strumenti mass mediatici sul mucchio, non ti consente di conseguire l’obiettivo . Serve solo  alla confusione razzista. Se  si è  perseguito il nazismo, non per questo  avrebbe dovuto essere perseguita l’intera generazione di tedeschi ad esso contigua per fascia cronologica di contemporaneità, ed oltre.

Tuo aff.mo

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RINO FRUTTINI