Memorandum per l’amico Vittorio

Un potpourrì di referendum Italexit, immigrazione, governo Renzi, terrortismo e multiculturalismo

 

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: martedì 16 agosto 2016 14:54
A: ‘Direzione Libero’
Oggetto: Memorandum per l’amico Vittorio

 

Caro Vittorio,

seguo con simpatia l’evoluzione della tua nuova esperienza editoriale. E mi complimento per la progressione della tiratura di “Libero”.  Un “ foglio “ di denunzia, che focalizzi , “fuori dal coro” (a volte anche “sopra le righe”) lo condivido nel mio spirito originario di anarchico , nel pensiero e nella dialettica quotidiana. Tuttavia  la mia conformazione professionale, nell’evoluzione delle mie articolate  expertise di quasi 40 anni, mi consente di porti i seguenti  spunti di approfondimento. Altrimenti si rischia un “blaterare” che non produce alcun risultato.

Referendum “Italexit”. Se da questa improvvida iniziativa si ottiene un’emersione dell’italico  scontento,  in un’analisi di cause ed effetti, mi può star bene . Già il ricercatore Mannheimer ha riscontrato recentemente che il 72% degli italiani sono scontenti della politica. Ed è il solito questionario del tipo : “Piove, governo ladro!”.  Ma da qui ad imputarne la causa alla politica della UE, ed alla moneta unica mi pare una forzatura logica, prima ancora che una contestazione di politica economia del trattato di Maastricht. EU significa intesa programmatica fra le nazioni europee, atta a prevenire guerre e azioni di forza unilaterali. A questo proposito è stato un vero peccato che nel 1993  , a sua richiesta, la Turchia non  fosse stata  accolta come membro della CEE. Erdogan ne divenne il presidente solo nel 2003. E probabilmente saremmo di fronte ad una Nazione, ben più laica di quanto non sia oggi, al netto del fenomeno Erdogan.  UE ed Euro ci hanno salvati dal collasso di un debito pubblico, alla merce della speculazione lira/dollaro/marco/sterlina, alimentata dalla globalizzazione  dei mercati della finanza. I vincoli di Maastricht e successive interpretazioni/modificazioni , seppure nei vantaggi di un’economia reale,  più forti della nostra, come Germania, Nord Europa e Francia, ci hanno consentito di farci percepire e recepire criteri di ordinaria politica economica, come l’equity ratio  costi/benefici negli investimenti pubblici e di controllo della spesa della PAA (pubblica amministrazione allargata). Finora nessun economista, ancorché premio Nobel, è stato in grado di dimostrare i vantaggi di un’ Italexit. Ed infine c’è da dire che la Brexit è stata votata per un esigua maggioranza del votanti. Altro che votazione plebiscitaria!

Referendum Costituzionale. Rispetto a qualche mese fa, ti vedo molto meno convinto della sua necessità. Prima ancora che della sua efficacia. Su questo punto non vale più il teorema di Montanelli, del votare DC “turandosi il naso”! Dopo oltre trent’anni dalla commissione Bozzi della IX legislatura, e successivi reiterati tentativi, se ancora una volta gli italiani si oppongono ad una riforma della Costituzione, significa che siamo un popolo di “bischeri”. Chiunque si avvede che con questa Costituzione il Paese è ingovernabile. Ci vuole l’abilità di un Renzi, se con la pattuglia di Alfano, Verdini e pochi altri “uomini di buona volontà” riesce a farci sopravvivere.

Immigrazione e governo Renzi.Ormai il fenomeno ha raggiunto le dimensioni di un’invasione , con aspetti “carsici” di guerra di religione. Infatti solo il 25% degli immigrati sono musulmani. Due i problemi emergenti: sicurezza e costi. La soluzione si pone nell’accogliere gli aventi diritto (vecchi, malati,bambini, perseguitati politici) nell’ambito della salvaguardia dei “diritti dell’uomo” e dei rifugiati  secondo la carta di Ginevra.Gli altri vanno respinti, come i giovani che fuggono dall’esercitare il loro dovere di difendere la patria . Le operazioni di cernita vanno svolte in strutture dei paesi interessati e coinvolti, come i paesi rivieraschi del medio oriente, sotto l’egida dell’ONU. Il fatto che ciò non accada è da imputare ad una governance europea  che non sa prendere un’iniziativa forte e comunitaria nell’emergenza degli sbarchi e nelle strategie di cooperazione internazionale verso i paesi  africani e medioorientali.

Terrorismo e multiculturalismo. Se vogliamo trovare valori del Cristianesimo e della  Religione Cattolica che ci consentano di interagire (non uso il termine “contrastare”), in posizione di forte consapevolezza delle nostre tradizioni verso quelle dell’islamismo, anche  fanatico e iconoclasta, occorre che anche noi stessi ne siamo portatori. Non basta dichiarasi  paladini del cristianesimo senza convenirne rituali, liturgie, prescrizioni e precetti. Antonio Socci fa bene a richiamare san Francesco, quale paladino dei principi evangelici anche di fronte al sultano  d’Egitto.  Ma vi possono essere  paladini del cattolicesimo, non praticato, laico, deresponsabilizzato verso le tradizioni della Chiesa di Roma,  ergersi contro il multiculturalismo, alleato dell’islamismo, praticato fino al fanatismo stragista ? Forse sei tu, amico Vittorio Feltri ,laicista da una vita, seppure chierichetto di messe in latino in una qualche parrocchia di Bergamo, negli anni ’50,   ? Forse è il cattolico osservante e praticante Antonio Socci? O forse quelle poche migliaia di veri cattolici , ormai un’infima minoranza di popolazione  rispetto al fenomeno ormai esondato nel dileggio dei principi cattolici, con leggi e principi apostati come il divorzio, l’aborto, le unioni civili, possono fare argine al multiculturalismo che tu, amico Vittorio, ed altri opinion leader come te andate perseguendo, senz’armi e bagagli?  Ed allora viene bene in mente il detto : “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.

Saluti affettuosi da

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RINO FRUTTINI