Memento della domenica del Buon Samaritano

Matteo Renzi è “the right man on the right place”.

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: domenica 10 luglio 2016 22:46
A: ‘Direzione Libero’
Oggetto: Memento della domenica del Buon Samaritano

Caro Vittorio,

forse sbaglio. Ma la linea politica  di un quotidiano  si intravede dall’uscita della domenica. E’ allora che si raccoglie la sintesi della settimana e si  dà un taglio  strategico  alle proposizioni in divenire.

Oggi la lettura di Libero per quanto concerne la politica del Governo e la Italexit (che poi si intrecciano  fra loro) mi lascia un’impressione di attendismo. Forse ti sei reso conto di aver tirato troppo la corda sulla tua campagna contro EU+Euro all’insegna di una brillante azione  di marketing, che è insieme operazione promozionale e di revanchismo  populista. Per cui  sarai soddisfatto  delle ca. 15.000 new entries , come leggo dall’incremento delle  ultime tirature.

Poi , con i  pro/contro EURO, dai due articoli di Ugo Bertone e Carlo Pelanda emerge una corretta analisi SWOT. Solo due osservazioni, a tale proposito. La prima , sui nuovi posti di lavoro “Area Euro “ a confronto con area  “UE non Euro”. Ebbene , Germania, Francia,Austria , Belgio, Lussemburgo, Malta ovvero le Nazioni con i parametri macroeconomici più vicini agli standard di Maastricht sono virtuosi; tanto virtuosi da   registrare incrementi % superiori a quelli “UE non Euro”. La seconda, che conferma la prima: se l’Italia vuole uscire dall’Euro, deve  ridurre il Debito Sovrano di almeno il 20%. E forse non sarebbe sufficiente , stante che l’obiettivo medio di Maastricth è del 60% sul PIL. Ma da quando siamo nell’EU il fantomatico rapporto è aumentato; non diminuito. Figuriamoci se rimanevamo fuori dall’Euro o se ora ne uscissimo. E forse il tanto denigrato Romano Prodi l’aveva  vista giusta.

E veniamo alle riforme; della Costituzione in primo luogo. Ancora non è stato chiarito perché il senato delle autonomie locali debba essere  una “boiata pazzesca”, come la famosa corazzata di Fantozzi. La ministra Boschi ha capito, da donna intelligente quale è, che dopo tutte le esperienze della riforma del titolo V, iniziata con la Commissione Bicamerale Bozzi del 1983, aveva in mano tutti i pro e i contro per elaborare un buon documento. Non a caso vale pur sempre lo schema di Giambattista Vico , secondo l’andamento sinusoidale  crescente dei “corsi e ricorsi”  della conoscenza nelle sue fasi storiche. Per cui la Ministra su tali argomenti né sa più di Bozzi, e poi di Iotti, e poi di D’Alema e Berlusconi con i rispettivi governi e referendum confermativi, falliti e non.  E qui mi fermo, in attesa di vedere come il tuo giornale procede. Per ora l’amico Pansa , da buon conoscitore della storia contemporanea, si pone il quesito di non poco conto sulle qualità di Renzi. Ma il sottoscritto, da esperto di politica dell’oggi, si guarda intorno e non vede alternative né alla EU/EURO né tanto meno a Renzi. Noi italiani siamo votati o all’Eia! Eia! Alalà!, o a votare turandoci  il naso nei momenti di amletici dubbi. Nell’un caso e nell’altro, Matteo Renzi è “the right man on the right place”.

Con affetto

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RINO FRUTTINI