“Ma cosa è la bartocciata?”

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: lunedì 9 gennaio 2017 16:34
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: “Ma cosa è la bartocciata?”

 

Caro Vittorio,

eccomi al 9 di gennaio dell’entrante 2017 a leggere  il “tuo” Libero. Sacrosanta la crociata, sotto l’egida giacobina del “ Fuori i nomi dei bidonisti”.  Spero che non  varrà l’espas d’un matin. Fintanto che un  grande finanziatore di carta stampata, di quelli più a rischio in  un settore  che più risente della cibernetizzazione delle informatizzazione , non sia compromesso con debiti/crediti in sofferenze del  moloch bancario MPS. Mi fa abbastanza sorridere questa corsa del “dalli all’untore” in un clima/atmosfera da  ..”…nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar”. E sappiamo bene, io (che ho perso un fracco di soldi con le azioni MPS) e te , che forse sarai rimasto scottato con qualche banca del Veneto leghista, a quali “irti colli” vada a parare la metafora. Per cui, in conclusione, mettiamo una pietra sopra questa vicenda che dimostra come gli italiani siano si, un “.., popolo di santi, poeti e navigatori” , ma non certamente  di banchieri capaci ed oculati.  Ognuno ha la casta che si merita.

Ma veniamo ad un altro argomento . Quello di “ Grillo versione trasformista. Lascia Farge per l’austerity” . E poi l’occhiello “ Enti inutili e costosi” con il titolo del pezzo a una colonna  firmato P.E.R. : “ Le Province sopravvivono e vanno al PD”. Ebbene resto basito nel leggere due bufale, non tanto di  rendicontazione di notizia, sebbene  di  sviluppo di un tema dal quale emerge una condanna del movimento grillino e del suo capo, così drastica che finora non era mai emersa  nel tuo giornale,  dovuta ad aver aderito il suo capo Beppe Grillo  al gruppo liberale nel parlamento europeo, noto sostenitore dell’Euro. E nell’articolo, ancora una volta si fa confusione fra lo strumento (Euro) e l’attuale strategia contingente di politica economica   da tempo (per fortuna nostra) basata sull’austerity. Si confonde dunque, è proprio il caso di dirlo, la luna con il dito o se preferisci la strategia della moneta unica con la tattica dei “stop and go” monetario che rilanci lo sviluppo economico, senza rischiare l’inflazione da domanda e/o costi. E poi, come ciliegina sulla torta , il tuo collaboratore in incognito  (P.E.R.) se la prende con Renzi ,se ancora ci sono le province. Per favore , materializza il tuo collaboratore e chiedigli, come io lo chiedo a te: nell’ultimo referendum di riforma della Costituzione, che prevedeva la cancellazione delle province, per chi aveva/avete votato?

Un abbraccio, ed alla prossima “bartocciata”in prosa (1)  !!!

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RINO FRUTTINI

  • “Ma cosa è la bartocciata? Sulla scia delle pasquinate romane, è una composizione di strofe in rima, rigorosamente in dialetto e di anima satirica, veicolate da temi e contenuti tipici del dibattito cittadino, vuoi anche di polemica cittadina e di contrasto al governo cittadino. Insomma, poesia anche contro, se necessario. Scrivere una Bartocciata non è facile. Per questo è necessaria una scuola (ops! una scola) che ne insegni il componimento”.