Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: giovedì 12 gennaio 2017 16:00
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: IL mondo si divide in pirla e paraculi
Caro Vittorio,
già l’altro giorno volevo scriverti. Ma poi ho pensato: sicuramente una provocazione a mezzo stampa dal mio amico Vittorio verrà sicuramente fuori. Ed ecco il titolo di oggi , nella prima pagina di Libero: “I partiti difendono i paraculi”. Capisco che la tua vocazione sia quella della chiamata alle armi (“Antiparaculi di tutto il mondo, unitevi/uniamoci”) , dei proclami referendari (raccolta di firme per referendum anticostituzionale contro EU/€), dei titoli attrattivi verso un “lettorato “ ovvero un insieme eterogeneo di lettori potenziali ; ma piano un momento. Veniamo al nocciolo dei problemi.
Monte Paschi di Siena. La crisi del sistema bancario nazionale è un’ appendice della crisi economico-finanziaria che parte da lontano. Petrolio, terrorismo, titoli sub prime, Leheman Brothers, immigrazione ne sono i capostipiti gli archetipi di fenomeni che condizionano il nuovo millennio. A che serve sapere chi sono i beneficiati a fondo perduto di bonifici di banche in situazione prefallimentare ? Non solo MPS, ma tutto il sistema bancario. Basti fare mente locale a Giuseppe Mussari, dal 2006 al 2012 presidente di MPS ; poi elevato agli altari della presidenze di tutte la banche (ABI) dal 2010 al 2013. Ebbene, se in sette anni tutti i banchieri italiani non si sono accorti che quest’uomo era un lestofante, alla luce degli epiloghi della vicenda, occorre dedurre che tutti i banchieri italiani sono lestofanti. E se ciò è vero, vuol dire che anche tutti gli italiani, che al 60% hanno votato NO al referendum del 4 dicembre u.s. , sono dei pirla. E , caro Vittorio, la storia insegna che a fronte di un mondo di pirla, ce n’è anche uno di paraculi. E tu da che parte vuoi stare ?
Referendum Italexit. Anche Libero del 9 gennaio continua nella propaganda di messa alla berlina della moneta unica e della politica economico della UE. Ma il buon Socci, il quale continua ad occuparsi di tematiche che non conosce, dovrebbe sapere che la Banca d’Italia, pur avendo continuato negli anni ’80 ad assumere il ruolo di copertura del disavanzo di bilancio dello Sato , con l’emissione Buoni del Tesoro, ovvero derivati bancari a garanzia della svalutazione controllata e contenuta della Lira, avrebbe dovuto comunque far fronte al mercato obbligazionario primario. Il che a dire o Banca d’Italia o BCE, se l’economia reale non funziona, ne deriva un declassamento di tutte le sue derivate macroeconomiche. E hai voglia a fare proclami, referendum e raccolta di firme!
L’articolo di Farina di oggi (12 gennaio) sulla malattia del premier. Voi giornalisti mi fate tenerezza. Quando c’è un giovane primo ministro che vince le primarie del suo partito a Segretario Nazionale e viene nominato dal Presidente della Repubblica primo ministro e riesce a governare per tre anni, dandosi l’obiettivo ambizioso di riformare una costituzione obsoleta, non riuscite che a dirne male. D’altra parte è l’unico che si espone con una mole di riforme e di leggi di notevole impegno e spessore. Ora Farina se la prende con il conte Gentiloni, un po’ debole di cuore, per carenza di fisique du role. Ed allora io domando a te , a Farina, a Socci, ed a tutta la tua redazione: ma per chi avete votato al referendum sulla riforma Costituzionale. E non mi dire che è un segreto dell’urna. Come tu vuoi i nomi dei paraculi, così io voglio quello, almeno di alcuni, altrettanti paraculi che hanno votato il NO al referendum.
Un caro saluto
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RINO FRUTTINI