Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: lunedì 30 gennaio 2017 18:42
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: Considerazioni sull’intervista all’economista Nino Galloni
Caro Vittorio,
Libero di oggi porta a pag. 10 un’ intervista dell’economista Nino Galloni, figlio di Giovanni , un politico di peso della sinistra D.C. negli anni ’70.
Lo scopo dell’ articolo , visto il titolo (“ Ho previsto l’euro-disastro. E così mi hanno fatto fuori”) che non rispetta le tesi e tutto il contenuto dell’intervista ma ne travisa, come al solito, l’analisi critica dell’intervistato alla politica economica europea che nel 1999 portò alla nascita dell’Euro, è quello di continuare la linea del giornale che sintetizzo ancora una volta in : “ Italexit”. Mi pare quasi una consegna all’intera redazione: denigrare UE ed Euro, come se tutti i mali della nostra società , oltre alla crisi economica, derivassero da queste due scelte .
Ed allora solo tre considerazioni. Una di metodo: un conto è criticare la struttura degli accordi di Maastricht ed un altro le politiche di attuazione soprattutto in periodo di crisi (Leggi Lehman Brothers, globalizzazione dei mercati finanziari, immigrazione ). Un’altra di benchmarking. Mostri una tabella a doppia entrata, nel confronto della produzione industriale Italia/Germania. Il che equivale a non aver capito come fintanto che avevamo la lira le svalutazioni competitive del tirms of trade ci permettevano di comprare materie prime in dollari per rivendere i prodotti finite in lire svalutate contro marchi sul mercato del marco (Germania, Europa dell’est e Balcani). Ora che compriamo e vendiamo senza tirms of trade nel mercato europeo è evidente che il prezzo è in funzione della capacità reale di fare impresa, ovvero innovazione tecnologica e di marketing, penetrazione commerciale, amministrazione costi/ricavi. Ed è evidente come i tedeschi siano più bravi di noi a mixare questi fattori di successo.
Infine il debito sovrano nazionale. Su tale argomento anch’io nel mio piccolo ho qualcosa da dire. Per cui ti allego un abstract del mio nuovo libro. Buona lettura
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RINO FRUTTINI