Chi sono i “leccaculo” della rabbia degli italiani?

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: sabato 10 dicembre 2016 08:33
A: ‘direzione@liberoquotidiano.it’
Oggetto: Chi sono i “leccaculo” della rabbia degli italiani?

 

Caro Vittorio,

siamo dunque al “redde rationem”; per te, per me e per gli italiani tutti. Da trent’anni si sostiene che il sistema  gestionale della politica non funziona. Tentativi di riforma dell’apparato centrale della governance  ne sono stati fatti; più d’uno. Se siamo a questo punto significa che i fenomeni individuali e sociali  che registriamo ogni giorno nei comportamenti della nostra società, in una  realtà quotidiana, empirica e diretta, e  in  quella arrabbiata ed estemporanea ,nel suo  avvitamento anarchico che ci mostrano i talk show di Belpietro, Vespa, Formigli, Porro, Gruber,Annunziata, Santoro,Floris, Paragone, Giannini, Telese, financo alla formula comico-satirica di Crozza, significa che spettacolo e politica sono un pericoloso e cialtronesco “unicum” nel cosiddetto “sentiment” della gente, dei cittadini …….degli elettori.

Mesi or sono Renzi affermava:  “L’Italia è più grande delle piccole beghe che tutti i giorni vedo a Roma, vedo in televisione, vedo nei talk show”. Mal gliene colse. I tuoi amici e colleghi della casta dei giornalisti ed editori in cerca di ottimizzare il  fatturato a poco prezzo (Cairo docet)  non gliel’hanno (non gliel’avete) perdonata. Ed ecco il risultato.

Una riforma sacrosanta della Costituzione, che avrebbe semplificato il processo decisionale del potere centrale nella politica , per poi ripercuotersi in positivo sulla  burocrazia della Pubblica Amministrazione Allargata (Regioni, Comuni, Ausl,  fino a  tutti i gangli della rete dell’organigramma gerarchico-funzionale periferico)  è stata bistrattata e superficialmente analizzata . Mi vengono in mente a titolo esemplificativo  le castronerie del tuo amico Travaglio nel loro acme iperbolico ,quando afferma che un senato composto da consiglieri regionali  sarebbe delegittimato dalla elezione di  soggetti plurinquisiti. Allora, mi domando, perché non aboliamo le regioni; e perché non anche il Parlamento , composto da voltagabbana ed inquisiti, anch’esso? Con il processo alle intenzioni non farete mai troppa strada !

 

In questa campagna referendaria tu e molti altri dei tuoi colleghi della carta stampata vi siete defilati; oppure avete riesumato la boutade montanelliana del turarsi naso. Ma ormai non è più tempo  come, diceva Giosuè Carducci : “..né io son peraltro un manzoniano, che tiri quattro paghe per il lesso ..”

Ecco, io , e molti altri come me, vi vediamo come tanti “manzoniani” , ancorati al quarto potere massmediatico, ovvero dei “leccaculo” (riporto una tua consueta espressione di sintesi comportamentale!) della rabbia endemica e sempre emergenziale degli italiani , popolo bue nella propria insipienza e incapacità a far fruttare un capitale immobiliare, privato e pubblico che vale tre volte l’indebitamento cosiddetto “sovrano”. Allora si che vedremmo crescere il PIL e l’occupazione !

Comunque, caro amico, ti saluto e continuo a leggerti. Ma ti prego, in tale contesto di precarietà, lascia stare  il binomio EU/€. E’ un affare troppo grosso nel quale né tu ed i tuoi ospiti , esperti di economia, né tantomeno me medesimo ci possiamo avventurare. E’ già molto che vi siate cavati la soddisfazione di veder trionfare il partito dei NO. Mi sovviene il classico, del marito che si elide gli zebedei per far dispetto alla moglie. E per favore, non gufate anche per una nefasta Italexit.

Tuo aff.mo

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RINO FRUTTINI