l’Ilva di Taranto non è l’Ilva di Saronno

Da: Rino Fruttini [mailto:rino.fruttini@gmail.com]
Inviato: giovedì 22 settembre 2016 09:00
A: ‘Direzione Libero’
Oggetto: R: l’Ilva di Taranto non è l’Ilva di Saronno

Caro Vittorio,

continui a perseguire la Italexit con una forza dirompente, con “bocche di fuoco” come “premi nobel” , grandi firme giornalistiche, opinion leader. Vai perfino a strumentalizzare un esperto vaticanista , come Antonio Socci, il quale malamente si può impegnare in cose che non conosce così bene come la teologia e la catechesi.

Ieri   i tuoi fidi siamesi Becchi/Cesaretti tirano fuori dal cilindro il rapporto Cecchini del 1988.  Ma siamo seri. Da allora ad oggi quante cose sono avvenute a modificare lo scenario che il dr. Cecchini poteva simulare, con la sua palla di vetro. Caduta del muro di Berlino, unione delle due germanie,  guerra del golfo,in Italia la crisi della prima repubblica, turbolenze varie in medio oriente, torri gemelle, Leheman brothers, Bush e l’Iraq, Sarkosy & company e l’equivoco delle primavere arabe, la globalizzazione, la cibernetica e la disoccupazione , and so on, and so on…

Ed allora vado a presentarti il seguente scenario, una volta usciti dallo UE/€. Tutta l’economia nazionale viene riconvertita,  mediante il demiurgo della Banca d’Italia , in lire. Il debito viene messo alla berlina nella speculazione globale di obbligazioni, derivati, fondi, valute etc. Di conseguenza la lira si svaluta almeno del 40%. La caduta del suo potere d’acquisto provoca inflazione, che a sua volta si riflette sull’aumento dei prezzi. Tale scenario finanziario non agevola l’economia reale delle esportazioni, poiché , dovendo comprare materie prime, ci troviamo a fare i conti con valute più forti della nostra. Ed allora ti saluto “svalutazione competitiva”. E qui cade l’asino (che siete voi) , e mi fermo per carità di patria.

Caro Vittorio, ma ti rendi conto che non  siamo la UK  la quale,  Brexit o non Brexit , può contare nella fase di transizione in una moneta forte? Ti rendi conto che soltanto in  un mercato libero e senza  dogane come quello UE possiamo esprimere la nostra capacità competitiva, basata sui conti economici delle PMI  ? Se non c’è crescita è perché ragioniamo secondo vecchi schemi di sviluppo del PIL, secondo utopistiche attese dell’incremento dell’occupazione, e giovanile in particolare,  e pensiamo che l’Ilva di Taranto sia equiparabile all’Ilva di Saronno (che è un  amaro)!!

Ti saluto, senza rancore.

Tuo aff.mo

_____________

RINO FRUTTINI

RIPORTARE ARTICOLO DI BECCHI DEL 21 SETTEMBRE 2016